Intercettare le esigenze e necessità della comunità di riferimento ed essere “pronti ad agire”.
Con la voglia di realizzare un service a favore di un’area allargata e con un gran numero di beneficiari – il Rotary Club Trieste, con la collaborazione del Distretto 2060 e degli altri Club della Venezia Giulia (Gorizia, Trieste Nord, Monfalcone-Grado, Trieste Alto Adriatico) ha individuato nella BioBanca del Burlo Garofolo il partner ideale per la realizzazione di un’importante operazione in ambito sanitario.
La BioBanca raccoglie e conserva tutti i campioni biologici legati sia alle attività diagnostiche che a quelle di ricerca.
Si tratta di un’attività essenziale perché la possibilità di conservare del materiale biologico dei pazienti permette, spesso a distanza di anni, di risolvere i casi più complessi facendo diagnosi con tecnologie che in passato non erano disponibili, oppure di valutare il decorso clinico dei casi, oppure di identificare fattori di rischio genetico in soggetti anche a distanza di anni dal decesso in modo da beneficiare i familiari collaterali.
Il Rotary ha così deciso di sostenere questa struttura già da luglio 2019, con la donazione di un congelatore a bassissima temperatura (-85° C) in grado di conservare un numero significativo di campioni.
Mercoledì 10 giugno sono stati consegnati alla BioBanca del Burlo altri due ultrafreezer di nuovissima generazione e di elevata capacità, gemelli di quello donato in precedenza.
Il service del Rotary consentirà così di aumentare in maniera decisiva la capacità operativa di questa struttura di eccellenza, portando a circa 100.000 il numero di campioni. Si completa così una donazione del valore complessivo di 30.000,00 euro.
Presenti all’inaugurazione il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alla sanità Riccardo Riccardi, il direttore generale del Burlo Garofolo Stefano Dorbolò, il direttore del dipartimento dei servizi e di diagnostica avanzata Paolo Gasparini (socio del Rotary Club Trieste), l’assistente del governatore Lorenzo Capaldo e il presidente del Rotary Club Trieste Francesco Granbassi.