“Il Rotary non dovrebbe essere solo un modello, ma anche un’ispirazione”.
Con queste parole Diego Bravar ha dato il là alla relazione finale sul suo anno di presidenza rotariana.
Un anno dedicato all’innovazione, quello appena concluso al Rotary Club Trieste.
Il presidente uscente Bravar ha tracciato un bilancio degli ultimi dodici mesi, che hanno visto il club attivo in numerose attività di service – molte di queste in ambito scientifico e tecnologico – e nel sostegno del ruolo di Trieste nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.
Durante la serata è stato ricordato il ruolo determinante avuto da Pierpaolo Ferrante, past president del club mancato ad agosto dell’anno scorso, per far sì che Trieste diventasse capitale europea della scienza 2020.
Il martello è passato ora a Francesco Granbassi che guiderà il club in un’annata che sfocerà in Esof, evento in cui si inserirà anche il grande convegno rotariano “Big Bang Data”.
“Sarà un anno che guarderà verso il futuro, un futuro che tutto noi vorremmo sempre migliore, cercando di far conoscere e sviluppare le grandi potenzialità di Trieste e del suo territorio” – ha affermato Granbassi – “ma l’attenzione del nostro Club sarà rivolta anche verso le sacche di disagio cittadino e le aree povere del mondo”.