Il 28 marzo 1924 Victor A. Amodeo e Grant A. Greenham, rispettivamente primo Presidente e primo Segretario del Club, sottoscrissero la Costituzione e il Regolamento del Rotary Club Trieste.
Fondato da Sir James Henderson, che aveva da poco fatto lo stesso a Milano nel desiderio di costituire il primo Distretto italiano, il Rotary Club Trieste ricevette ufficialmente la sua Carta Costitutiva dal Rotary International il 2 maggio 1924 e quindi, per anzianità, è il secondo Rotary Club in Italia dopo quello nato a Milano sei mesi prima.
Alla prima riunione conviviale parteciparono non solo vari soci del Club di Milano, ma anche una rappresentanza del Club Number One di Chicago. Alla fine della conviviale, fu rimesso al sindaco un cospicuo importo di denaro per opere civili di beneficenza nella città, siglando così, sin dal primo atto ufficiale, uno degli scopi fondamentali del Rotary, nel campo del pubblico interesse.
L’anno dopo la sua fondazione, il R.C. Trieste patrocinò la costituzione dei R.C. Venezia (1925).
Il Rotary Club Trieste crebbe rapidamente, fino ad ospitare, nel 1930, il Congresso nazionale.
Le relazioni fra le idee rotariane e gli ideali fascisti, però, si degradarono irrimediabilmente, fino a quando, nel 1938, il consiglio nazionale rotariano, riunitosi a Roma, deliberò lo scioglimento dell’allora unico Distretto italiano. Il R.C. Trieste in quel momento contava cinquantasei soci. In quella occasione fu detto: “Il Rotary si scioglie, ma c’è qualcosa che resta e che non si può sciogliere, ed è il legame di amicizia, di stima, di rispetto che si è stabilito in questi quindici anni fra i rotariani italiani, il sentimento comune che ci ha affratellati” (Achille Bossi, segretario generale).
Il silenzio del Rotary italiano durò fino al 14 settembre 1946 quando, concluso il periodo fascista e finita la guerra, i rappresentanti dei club italiani, spontaneamente ricostituitisi, diedero ufficialità alla rinascita della istituzione. Trieste, fortemente vessata dalle vicende belliche e dalle conseguenti ricadute sociali, vide i propri rotariani riunirsi nuovamente in conviviale il 24 aprile 1947.
L’anno dopo la sua ricostituzione il R.C. Trieste patrocinò la nascita dei R.C. Udine e Gorizia (1948).
Da allora, il Club non ha smesso di crescere, con i propri uomini migliori impegnati in una pressante azione di pungolo nei confronti della politica locale e nazionale fino a redigere, nel 1958, una sorta di libro bianco (I problemi economici di Trieste - Il Rotary e la sua azione di interesse pubblico) dove si lamentava, fra l’altro: “Questa città, che ha dato prove indiscusse di fedeltà alla Nazione, ha fatto più d’ogni altra le spese dell’ultima guerra perduta: è rimasta staccata dall’Istria e dalla Dalmazia, alle quali era intimamente collegata da traffici, interessi e relazioni secolari; è stata isolata dal suo retroterra”, quasi circondata da un confine per decenni quasi invalicabile.
Nel 1965 fu costituito un nuovo Club giovanile che fu probabilmente il modello sul quale successivamente, e sul piano mondiale, si formò il Rotaract. Così nel 1968 potemmo patrocinare ufficialmente la fondazione del nuovo RotarAct Club Trieste, nel cui stesso nome è contenuto l’acronimo del suo programma: “Rotary in Action”.
Pochi anni dopo, data la continua crescita del Club, diventò evidente che non si poteva più differire la creazione di un secondo Club triestino, e pertanto il R.C. Trieste patrocinò la fondazione di un Club contiguo che consentisse di far confluire nel Rotary le forze sparse che non trovavano posto nelle classifiche già sature del Club esistente. Venne così delimitato il territorio del Club esistente, intorno al quale si sarebbe sviluppato, ad anello, il nuovo Club suburbano. Il 27 maggio 1972, col nome originario di “Trieste, Carso, Muggia”, fu ammesso ufficialmente al Rotary Internazionale il nuovo Club, che ora mantiene il più tradizionale nome di “Trieste Nord” e che si è affermato come una fiorente realtà e svolge una esemplare attività rotariana.
Nel 1976 il Club prese una ferma posizione di contrarietà al trattato di Osimo, da poco e quasi clandestinamente siglato dai rappresentanti dei governi italiano e iugoslavo, che sanciva la cessione dell’Istria nord-occidentale alla Jugoslavia.
Agli inizi degli anni ’80 prese forma l’idea di pervenire alla costituzione di un terzo Club triestino, ma, specie per la riluttanza di un adeguato numero di soci a staccarsi dal patrocinante Club di origine, la decisione fu presa solo nel 1998, quando si giunse finalmente all’auspicata filiazione del nuovo Rotary Club Muggia.
Da allora, i tre Club dell’area triestina vivono in amicizia e autonomia, condividendo iniziative e attività di comune interesse, con i soci di ciascuno che partecipano settimanalmente alle conviviali di uno o l’altro Club.
Ad oggi, il Club conta circa 160 Soci e intrattiene rapporti internazionali con i Club “contatto” di Graz (Austria, dal 1951), Wien West (Austria, dal 1961), Salonicco (Grecia, dal 1988) e Istanbul (Turchia, dal 1999).
HANNO PRESIEDUTO IL ROTARY CLUB TRIESTE
1924-25 | Victor A. Amodeo |
1925-26 | Antonio Cosulich |
1926-27 | Giorgio Pitacco |
1927-28 e 1928-29 | Luigi Piccione |
1929-30 e 1930-31 | Vittore Vittorelli |
1931-32 e 1932-33 | Luigi Piccione |
1933-34 e 1934-35 | Renato Matteucci |
1935-36 e 1936-37 | Piero Pieri |
1937-38 | Giuseppe Dolazza |
1947-48 e 1948-49 | Antonio N. Cosulich |
1949-50 e 1950-51 | Bruno Forti |
1951-52 e 1952-53 | Marino Lapenna |
1953-54 e 1954-55 | Ernesto Sospisio |
1955-56 | Marino Lapenna |
1956 | Diego Guicciardi |
1956-57 | Corrado Jona |
1957-58 | Giacomo Modiano |
1958-59 | Giorgio Manni |
1959-60 | Marino Lapenna |
1960-61 | Manlio Udina |
1961-62 | Bruno Astori |
1962-63 | Corrado Jona |
1963-64 | Ugo Crovetti |
1964-65 | Carlo Alberto Lang |
1965-66 | Antonio Marussi |
1966-67 | Giorgio Costantinides |
1967-68 | Arturo Guadagni |
1968-69 | PDG Manlio Cecovini |
1969-70 | Vittorio Polverigiani |
1970-71 | Piero Slocovich |
1971-72 | Daniele Morpurgo |
1972-73 | Giorgio de Zeno |
1973-74 | Gianfranco Tamaro |
1974-75 e 1975-76 | Chino Alessi |
1976-77 | Vittorio Giammusso |
1977-78 | Raffaello de Banfield |
1978-79 | Guglielmo Canarutto |
1979-80 | Mario Moffa |
1980-81 | Lino Carpinteri |
1981-82 | Chino Alessi |
1982-83 | Giovanni Tomasi |
1983-84 | Franco Manfredi |
1984-85 | Aldo Venturini |
1985-86 | Giuseppe Bruno de Curtis |
1986-87 | PDG Giampaolo de Ferra |
1987-88 | Paolo Alberti * |
1988-89 | Santi Corvaja |
1989-90 | Francesco Siocovich * |
1990-91 | Loris Premuda |
1991-92 | Luciano Daboni |
1992-93 | Manlio Lippi |
1993-94 | Tullio De Carlo |
1994-95 | Giovanni Cervesi |
1995-96 | Ernesto van der Ham |
1996-97 | Domenico Tecilazich * |
1997-98 | Claudio Calzolari |
1998-99 | Ervino Tendella |
1999-2000 | Giacomo Borruso * |
2000-01 | PDG Nerio Benelli * |
2001-02 | Michele Lacalamita |
2002-03 | Ludovico Dalla Palma |
2003-04 | Aldo Leggeri |
2004-05 | Roberto E. Kostoris * |
2005-06 | Matteo Bartoli |
2006-07 | Gaetano Romanò * |
2007-08 | Maurizio De Vanna * |
2008-09 | Giorgio Cossutti * |
2009-10 | Pierpaolo Ferrante |
2010-11 | Giorgio Sedmak * |
2011-12 | Giorgio Cappel * |
2012-13 | Romano Isler * |
2013-14 | Cristina Benussi * |
2014-15 | Fabio Santorini * |
2015-16 | Sergio Cecovini * |
2016-17 | Crisrìtina Pedicchio * |
2017-18 | Piero Paolo Battaglini * |
2018-19 | Diego Bravar * |
2019-20 | Francesco Granbassi * |
2020-21 | Domenico Guerrini * |
2021-22 | Francesco Menegoni * |
* membri del Comitato dei Past President |